Armi da guerra sono considerate anche le bombe di qualsiasi tipo e le loro componenti. Gli aggressivi chimici biologici e radioattivi sono anche loro considerate delle armi da guerra.
32Sono le ultime vicende della sua carriera criminale. A febbraio del 1979 viene arrestato. Con il trasferimento in carcere, Serra si rende conto di essere esposto nei confronti della NCO, che ha un controllo capillare nelle carceri. Nel 1982 si trova nel supercarcere di Ascoli Piceno. Ha avuto modo intanto di rilasciare un’intervista mentre, grazie a un permesso, partecipa ai funerali di un parente47.
Questa enigmatica figura viene accostata a quella di Bardellino e alle sue alleanze con la mafia. La pagina Net viene modificata più volte, fino alla definitiva cancellazione, nel novembre 2019, per inattendibilità delle fonti. Bastano pochi accertamenti mirati for each appurare che Laudicino non esiste, occur racconta anche un dettagliato servizio di Fanpage. Questa incursione nella rete però insospettisce in magistrati.
. Egli rifuggiva dalle azioni spettacolari ma aveva di fatto monopolizzato la fornitura di materiale edile in zona25: un affare d’oro dato che di lì a breve il volto di Pagani verrà stravolto dalla speculazione edilizia.
53Gli stessi comunisti, proprio nel 1978, si interrogheranno sulle storie di violenza nell’agro nocerino con un convegno a cui partecipa il
Nel corso del proprio esame[46] Giuffrè riferì di aver appreso dal boss mafioso Michele Greco di incontri avvenuti tra Giulio Andreotti e Stefano Bontate, nonché di contrasti che sarebbero intervenuti fra i owing nel contesto dei quali il secondo – stando a Giuffrè – aveva ammonito il primo ricordandogli la predominanza mafiosa sul suolo siciliano.
Gli sforzi da parte dello Stato, di combattere la criminalità organizzata negli anni, hanno portato diversi risultati, ma evidentemente non basta quanto finora è stato fatto. Grandi uomini hanno dato la vita per contrastare queste organizzazioni criminali. Tra loro non si possono dimenticare i giudici Falcone e Borsellino che formarono un pool antimafia dove processarono moltissimi mafiosi.
Presidente in carcere o libero con dimissioni Toti e il dilemma del prigioniero: si potrebbe riscrivere l’equilibrio di Nash dopo il Riesame
In quell’occasione dichiara di essere stato minacciato di morte dai cutoliani. E la morte arriva: viene trovato penzolante da una corda di tessuto nel gabinetto dell’infermeria del carcere. Sull’episodio Giovanni Pandico - uno dei primi camorristi cutoliani a pentirsi - dirà che il suicidio era stata una messa in scena organizzata da Cutolo e dai suoi uomini48. Tuttavia, la direzione del carcere chiuderà subito il caso: Serra si è suicidato a causa di turbe psichiche e manie di persecuzione.
Rispetto alla seconda epoca, quella relativa alla egemonia dei ‘corleonesi’ in Cosa Nostra, a parere dei giudicanti, pur in presenza di un quadro istruttorio in grado di rappresentare effettivamente i tentativi dei nuovi reggenti di instaurare dei rapporti con Giulio Andreotti (il collegio ritenne comprovato l’incontro tra Giulio Andreotti e Andrea Manciaracina del 19 agosto del 1985), non furono portate demonstrate sufficienti for each affermare la perpetuata collusione di Andreotti., interrottasi nella primavera del 1980.
***faide: lo stato di inimicizia o di guerra privata che si creava fra la parentela o il gruppo sociale dell’ucciso, del leso, dell’offeso e quella della persona ritenuta responsabile del delitto
Da ultimo, la Difesa (avv. Giulia Bongiorno e avv. Franco Coppi) concluse con la richiesta del rigetto del ricorso della Procura Generale e l’accoglimento del ricorso dell’imputato con annullamento senza rinvio della sentenza di secondo grado.
l’assenza di riscontri specifici quanto all’attività di Vito Ciancimino quale intermediario tra Giulio Andreotti e la frangia ‘corleonese’ di Cosa Nostra, a tal stregua riducendo il rapporto fra i due a frequentazione di natura politica;
. Tuttavia la coscienza more info antimafia restava in quel momento prerogativa solo di pochi uomini delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Macera, su tutti, aveva dato un segnale molto forte con la legge antimafia - approvata